VIA LIBURNASCA

Nei tempi antichi il territorio piemontese era coperto da boschi e paludi, i piccoli villaggi e i borghi erano situati lungo le maggiori vie di comunicazione che collegavano centri rilevanti.  Livorno, l'antica Liburnum, era a quei tempi un borgo importante ed Isana era situata in un fondamentale luogo di transito: la via Liburnasca, una strada militare che congiungeva Torino con Vercelli (città attraversata dalla via Francigena),  sfruttando il guado della Dora nei pressi di Saluggia.

La via Francigena o Romea, strada che congiungeva i maggiori luoghi di spiritualità del tempo, era costituita da un fascio di vie. Un ramo scendeva dal Gran San Bernardo, passava per Aosta, Ivrea, toccava Santhià, Vercelli e si dirigeva verso Pavia ed i centri dell'Italia centrale, per giungere a Roma.

Un'altra variante alpina scendeva dal Moncenisio o dal Monginevro, passava per Novalesa, la Sacra di San Michele, Sant'Antonio di Ranverso, toccava Torino, Alessandria e scendeva a Genova, centro di raccolta per il pellegrinaggio in Terrasanta.

La via Liburnasca era quindi una specie di raccordo (termine attuale) perchè metteva in comunicazione Torino e quindi i passi della Val Susa (Moncenisio e Monginevro) con Vercelli, città attraversata dal ramo più noto della via Francigena.

La strada Liburnasca era percorsa da pellegrini che a piedi si spostavano per raggiungere i luoghi di culto, da crociati e da mercanti. La mansio di Isana accoglieva questi viandanti per cui aveva una funzione caritativa. Parecchi personaggi illustri forse sostarono alla mansio, magari di ritorno dalle crociate. Non è da escludere ad esempio che lo stesso Filippo Augusto, re di Francia, nel 1191 abbia sostato proprio alla mansio di Isana di ritorno dalla 3^ crociata. Egli seguì il percorso della via Francigena fino a Vercelli, poi imboccò la Liburnasca per arrivare a Torino e, attraverso la valle Susa, al Moncenisio e quindi in Francia.

Da Livorno e quindi presso la mansio di Isana passava anche un'altra strada che scendeva da Ivrea, attraversava l'antica Uliaco, sulla collina di Villareggia, passava da Livorno e proseguiva per Trino - Casale, raggiungendo Genova.

 

Le vie percorse dai pellegrini nel medioevo
Le vie percorse dai pellegrini nel medioevo